PALAZZO TUBERTINI E TORRE DEGLI UGUZZONI

VIA OBERDAN, 9 – BOLOGNA

torre degli ugozzoni e palazzo tubertini

ANNO DI PROGETTAZIONE: 2011 – 2012
ANNO DI REALIZZAZIONE: 2013 – 2018
COMMITTENTE: Immobil Due S.r.l.

TIPOLOGIA DI INTERVENTO:
Progettazione Esecutiva Impianti Elettrici e Meccanici
Progettazione Esecutiva Prevenzione Incendi
Direzione Lavori Impianti Elettrici, Meccanici e Prevenzione Incendi

IMPORTO LAVORI: 1.275.000 €
SUPERFICIE COMPLESSIVA: 9.125 m2

Il progetto della galleria e degli spazi comuni al piano terra ha affrontato l’esigenza di conciliare il valore degli spazi, illuminati da storici apparecchi a sospensione, con le nuove necessità di carattere funzionale che richiedevano un adeguamento alle normative vigenti dei livelli di illuminazione ed il rispetto delle normative antincendio. Pertanto, nella galleria sono stati recuperati gli apparecchi a sospensione mentre la piccola corte interna è stata valorizzata con l’installazione di apparecchi a scomparsa.

L’illuminazione di sicurezza della galleria è prevista con sistema centralizzato per l’alimentazione dei lampadari storici appositamente ricablati; nei vani scala e nei passaggi comuni sono previsti apparecchi a batterie incorporate. Per la rivelazione incendi, con l’obiettivo di non stravolgere l’assetto architettonico della galleria e delle volte dei negozi con la presenza di componenti via cavo sono stati previsti rivelatori di fumo via radio e barriere ad infrarossi.

La diffusione sonora è stata dimensionata per fornire un allarme sonoro senza riverbero nell’ambiente ed i diffusori acustici sono stati posizionati in aree strategiche per sfruttare i pochi passaggi esistenti. Entrambi gli impianti di rivelazione e diffusione sono stati installati nella guardiola, costantemente sorvegliata. All’interno degli appartamenti, le dotazioni sono state pensate per accrescere ulteriormente il pregio degli stessi.

La ricerca dell’innovazione e della personalizzazione ha orientato la progettazione degli impianti elettrici e meccanici verso la domotica. Attraverso semplici piattaforme touch-screen “user friendly”, è possibile visualizzare i consumi elettrici, controllare i carichi per le utenze elettriche con maggiore assorbimento e modificare le accensioni delle luci di tutto l’appartamento. Analogamente, è possibile programmare e visualizzare i dati relativi all’impianto di riscaldamento / raffrescamento radiante a pavimento, alimentato dalla centrale tecnologica installata nel piano ammezzato.

Gli impianti termici sono integrati da un deumidificatore installato nel controsoffitto che, oltre a garantire un ottimale comfort termo-igrometrico degli ambienti nei mesi estivi, costituisce un aiuto all’impianto di riscaldamento in caso di avaria od eccessiva lentezza nel raggiungimento del set point desiderato.

Il complesso comprende Palazzo Tubertini e la Torre degli Uguzzoni. Il palazzo fu edificato nel XV secolo, sull’antica via Cavaliera, attuale via Oberdan, per volontà della famiglia fiorentina Ludovisi. Solo nel XVIII secolo fu ceduto alla famiglia Tubertini, per essere ricostruito in stile neoclassico tra il 1770 ed il 1781, su progetto di Giandomenico Dotti, con l’assistenza di Raimondo Compagnini. La torre degli Uguzzoni è invece situata oltre il voltone de da via Oberdan immette in una parte dell’antico ghetto ebraico, sui vicolo Mandria e San Giobbe. Costruita tra la fine del XII e l’inizio del XII secolo, la torre divenne di proprietà della famiglia Ludovisi nel 1367 insieme ad alcune case adiacenti; nei decenni successivi passò di proprietario in proprietario fino ad essere acquistata dai Tubertini. Furono proprio i Tubertini a darle la forma che oggi la caratterizza, facendo scomparire l’aspetto tipicamente medievale e creando un’altana sulla cima. Nel 1935 il Credito Romagnolo avviò il primo restauro dell’intero complesso. I nuovo intervento del 2011 ha portato ad un cambio di destinazione d’uso con la creazione di una galleria commerciale al piano terra e di unità abitative ai piani primo, secondo e terzo. Il piano interrato ospita i magazzini e le cantine, mentre un volume distaccato è stato destinato ad autorimesse automatizzate.